Pisae Forma Urbis. Digital drawing and ‘reading’ of the city

Authors

  • Massimo Gasperini International Centre for the Study of Urban and Territorial Processes. Faculty of Architecture of Florence and Genoa, Italy

DOI:

https://doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.201782156

Abstract

Se il territorio costituisce il supporto materiale sul quale si sono impressi e sovrapposti i segni lasciati dall’uomo attraverso i secoli, la città può essere a ragione considerata la massima manifestazione dell’intervento dell’uomo su di esso. I processi urbani che determinano un impianto con tutte le sue modificazioni dinamiche sono interconnessi senza soluzione di continuità storica tanto da essere riassunti e rinvenuti nella trama stessa della città. Possedere gli strumenti per cercare di comprenderne i contenuti costituisce un primo atto cognitivo di fondamentale importanza qualora si intenda partecipare consapevolmente all’accumulazione di nuove proposte all’interno del tessuto storicizzato.La fase analitica della lettura conduce alla comprensione di questi processi dinamici che hanno determinato storicamente gli assetti insediativi e infrastrutturali del territorio. In analogia con la letteratura possiamo asserire che il palinsesto territoriale corrisponde al testo della storia dell’uomo e per essere compreso deve essere letto con la logica del progetto, lo strumento eletto della disciplina dell’architettura. Il documento principale per la lettura è il rilievo. Sottoporre la forma urbana di Pisa all’indagine sperimentale della lettura mediante l’adozione di nuovi strumenti digitali costituisce un momento di approfondimento e di sintesi delle conoscenze acquisite oltre ad esperire nuove metodologie analitiche sia nel campo degli studi storico-archeologici che in quelli dell’urbanistica e dell’architettura. I modelli tridimensionali digitali di Pisa e del suo territorio entrano per la prima volta a far parte di tale apparato strumentale, potenzialmente aperto verso nuovi possibili modi di utilizzazione. In particolare la Pianta della città si pone come supporto tecnico per molteplici e multiformi applicazioni.

If the territory is the material support on where the marks left by man through the centuries are impressed and superimposed, the city could be rightly considerated as the greatest manifestation of the human intervention on it. The process that determine an urban system with all its dynamic changes are interconnected in a historical continuum so as to be summarized and found in the same interlaced city. To have the means in such a way as to try to understand its contents is primary importance if one intends to participate with good knowledge of a case in proposing new plans within the historical tissue. The analytical phase of reading leads to understand these dynamic process that have historically caused the settling down order and the territorial structure. On the analogy of the literature we can assert that the territorial palimpsest accords with the man history text and to be understood should be read with the logic of the plan, the elect instrument of the architectonic discipline. The main document for reading is the survey. To submit the urban form of Pisa to the experimental research of the reading by using new digital instruments is an opportunity of search and synthesis of the acquired knowledges besides to test new analithical methodologies both in the field of historical and archaeologic studies and in those of the town-planning and architecture. For the first time the digital threedimensional models of Pisa and its territory take part of this instrumental system, potentially open to new modes of use. Particularly the 3D representation of the town is a technical support for many and multiform applications. However, these new instruments of representation need to be connected with new methods of ‘reading’ and interpretation.
KEYWORDS: 3D city model, G.I.S., territory and town, reading and typological interpretation

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Author Biography

Massimo Gasperini, International Centre for the Study of Urban and Territorial Processes. Faculty of Architecture of Florence and Genoa, Italy

Massimo Gasperini. Architect and researcher in the Representation Sciences, former lecturer in the Faculty of Architecture of Florence and Genova, founded in 2003, the Archèlab study dealing with architectural and urban design at different scales of intervention. Since 2007 he is Executive Director of CISPUT, International Centre for the Study of Urban and Territorial Processes. He has participated in numerous national and international competitions, receiving awards and mentions. His projects have been exhibited at the “X International Architecture Exhibition at the Venice” and other national exhibitions. His drawings were published in important digital magazines including The Architectural Review Folio and Industriarchitettura. critical connections. Among the major monographic publications concerning the architectural design and landscape include: Shining Dark Territories. 100 thoughts of architecture (with A. Melis, Pisa 2015), Saverio Muratori. Architetture interrotte/Unbuilt Masterworks, (Pisa, 2012), Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Corso di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006). Dal 2009 è direttore delle collane editoriali Architetture/Paesaggio (Istos Edizioni) e Le ragioni del disegno (ETS).

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Published

2017-10-02

How to Cite

Gasperini, M. (2017). Pisae Forma Urbis. Digital drawing and ‘reading’ of the city. ZARCH. Journal of Interdisciplinary Studies in Architecture and Urbanism, (8), 200–213. https://doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.201782156

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Topic papers